Nel 1973 si tenne per la prima volta a Cesena una corsa podistica con lo scopo (anche) di far conoscere la Città e le sue belle colline circostanti.
Organizzata dal Gruppo Podistico ENDAS CESENA, in collaborazione con la FIDAL e con il patrocinio del Comune, la manifestazione, denominata NOTTURNA DI SAN GIOVANNI si svolge il pomeriggio del sabato che precede i festeggiamenti per la festa del Santo Patrono di Cesena (24 giugno).
Anche se, ovviamente la parte, per così dire, podistica, ne costituisce il fulcro, giustamente si parla di “manifestazione” anziché sic et simpliciter di “corsa”.
Nel corso degli anni, gli aspetti organizzativi che l’hanno caratterizzata, hanno subito vari cambiamenti.
All’inizio, infatti, il programma comprendeva vari momenti sportivi, del corpo e della mente: esibizioni di ginnastica artistica, bidmonton, mini-basket, scacchi, e così via.
Negli ultimi tempi, la fase… corsaiola ha preso il sopravvento, divenendo sempre più spettacolare.
Si incomincia, infatti, alle ore 20 con la prova amatoriale che si sviluppa su di un percorso di 11 chilometri sulle propaggini collinari adiacenti la città.
I concorrenti, nelle ultime edizioni giunti in circa 3.500, provenienti da tutta la regione e da quelle limitrofe, fin dalle ore 17 incominciano ad affluire nel centro della città di Cesena (Piazza Almerici e zone adiacenti) per le iscrizioni alle varie corse e le operazioni preliminari.
Alle ore 20 è fissata la partenza sul percorso collinare della gara, riservata agli atleti amatori.
Dal centro della città si raggiunge la periferia sud e poi ci si avvia verso la campagna: all’incirca cinque chilometri dopo la partenza si affronta una erta salita di un migliaio di metri; si torna nuovamente in pianura (la discesa è abbastanza dolce) e a due chilometri dall’arrivo l’ultima salita (400 metri) ed infine la picchiata e l’ultimo tratto di nuovo nel centro cittadino fino al traguardo dove tutti i concorrenti, i più bravi e tutti gli altri, vengono applauditi dai numerosi spettatori presenti.
Sullo stesso percorso, subito dopo la partenza dei competitivi, anche quelli (la maggioranza) che, non animati da spirito agonistico, intendono semplicemente respirare un po’ di aria buoni fuori del centro cittadino. Per i meno preparati, anche un percorso abbreviato (6 chilometri). Per i più giovani e i più... sedentari, una passeggiata di poco più di due chilometri, attraverso le vie della città.
Particolarità della manifestazione, che la rende pressoché unica nel panorama nazionale, la distribuzione a tutti i partecipanti della maglietta con disegno, diverso ogni anno: tempo fa caricature di quel grande artista, oggi scomparso, che è stato Giorgio Gabellini; oggi dipinti, creati appositamente dal pittore cesenate di livello internazionale Adriano Maraldi.
Alle ore 22 la corsa più spettacolare (ad invito), il
CROSS dei Campioni - Trofeo MASSIMO CATANIA: alcuni degli atleti di maggior rilievo nel panorama nazionale (numerosi quelli di colore) si danno battaglia lungo un circuito, da percorrersi sei volte, nel centro della città. Migliaia e migliaia gli spettatori che con un tifo… calcistico (in senso buono) incitano i propri beniamini.
Gli atleti di colore generalmente si aggiudicano le prime posizioni: nel 2009, però, una promessa dell’atletica italiana, Daniele Meucci, è riuscito a prevalere sui dieci chilometri della gara.
Nell’intervallo fra le due corse la festa popolare non si attenua: il luogo di ristoro, aperto ai presenti, offre ai numerosi “interessati”, ciambella, frutta, vino e fette di una gigantesca mortadella che troneggia al centro dello stand e viene offerta a tutti fra quadretti di piadina, forse la specialità gastronomica della Romagna più apprezzata dai turisti che affollano le sue spiagge e le sue città d’arte.
Verso mezzanotte la festa termina e la città torna nella sua sonnolenta quiete nel caldo estivo che incomincia a farsi sentire.